Grazie alla pratica del Coaching ho imparato che libertà di essere significa estrarre risorse e insegnamenti dai momenti critici della vita.
Ora so che si può cambiare di segno alle negatività e costruire nuove possibilità di espressione e azione.
Che vale la pena concentrarsi sulla ricerca di opportunità piuttosto che indugiare in atteggiamenti passivi o vittimistici.
Tutti noi possiamo allenarci a potenziare la libertà di essere, di pensare, di agire, di scegliere.
Una libertà che io ho sperimentato, senza rendermene pienamente conto, calpestando i molti palcoscenici delle mie performance di danza.
L’ Idea di Libertà
“Io danzavo perché era il mio credo, il mio bisogno, le mie parole che non dicevo, la mia fatica, la mia povertà, il mio pianto. Io ballavo perché solo lì il mio essere abbatteva i limiti della mia condizione sociale, della mia timidezza, della mia vergogna“. Rudolf Nureyev
L’ idea di libertà, che oggi posso comprendere e condividere, testimoniata da un grande ballerino e coreografo sovietico, uno tra i più famosi del XX secolo.
Nureyev parlava della libertà come dell’incarnazione di un credo rivelato dalle figure dinamiche e armoniose del suo corpo.
Non gli servivano parole per scrivere una storia e nemmeno un teatro per poterla raccontare.
La sua sete di libertà veniva soddisfatta ovunque si trovasse a ballare e in qualsiasi circostanza.
I passi di danza con cui riusciva ad esprimere le sue emozioni, il pianto, la sofferenza, la gioia, erano per lui la forma più alta di libertà.
Una Via d’Uscita
Una forma ideale, perfetta e inattaccabile anche nel momento più tragico della sua vita.
Il corpo devastato da una terribile malattia lo stava abbandonando e le sue energie venivano meno e ancora riusciva a scrivere:
“Ora so che dovrò morire, perché questa malattia non perdona, ed il mio corpo è intrappolato su una carrozzina, il sangue non circola, perdo di peso.
Ma l’unica cosa che mi accompagna è la mia danza, la mia libertà di essere. Sono qui, ma io danzo con la mente, volo oltre le mie parole e il mio dolore”.
Una testimonianza molto forte che potrebbe aiutarci a capire come la consapevolezza di essere liberi, nei nostri pensieri, può essere una via d’uscita da qualsiasi difficoltà.
Oltre la Materialità delle Cose
I grandi uomini sanno danzare con la mente, volare oltre la materialità delle cose, superare la sofferenza fisica, lottare contro la precarietà dell’esistenza.
In questo momento storico di grande incertezza, di forzato isolamento sociale, siamo costretti a molte restrizioni.
Impossibilitati a poter svolgere le piccole e grandi azioni che scandiscono la nostra routine.
Limitati da misure straordinarie adottate al fine di contenere una situazione fuori controllo.
Accomunati da un generale senso di impotenza che possiamo provare ad affrontare assieme.
Iniziamo Col Porci Qualche Domanda:
- prima di scoprirci protagonisti di questa scena irreale davamo il giusto valore alla libertà di accesso all’ordinario della nostra quotidianità?
- abbiamo mai pensato alla gratificazione che può derivare da abitudini quali andare al lavoro, fare una passeggiata all’aria aperta, incontrare degli amici, scegliere dove e quando fare la spesa, accompagnare i nostri bambini alle varie attività scolastiche o sportive e condividere gioie e fragilità nei racconti delle loro esperienze?
- non sentiamo forse nostalgia di una pausa caffè in luogo pubblico, di una pizza con la famiglia, di una occasione di festa o più semplicemente di “esserci”?
- abbiamo provato a considerare quale tipo di emozioni ci regalerebbe oggi il tornare improvvisamente ad una situazione di normalità?
- ci siamo chiesti perché abbiamo dovuto perdere l’autonomia per riconoscere il piacere dei tanti piccoli gesti agiti troppo spesso con molta superficialità?
La Mancanza
Mai come in queste ore mi sono resa conto di quanto può rivelarsi sofferta la mancanza di qualcosa o qualcuno quando non ce l’hai più.
Dovremmo imparare a non dare mai nulla per scontato.
“Noi non apprezziamo il valore di ciò che abbiamo mentre lo godiamo; ma quando ci manca o lo abbiamo perduto, allora ne spremiamo il valore”. William Shakespeare
Spremere il valore, estrarre il succo dalla mancanza e trasformarlo magari in qualcosa di positivo.
Un suggerimento prezioso da raccogliere in questo preciso istante e convertire in un investimento per il futuro.
Proviamoci assieme!
Il mio obiettivo di Coach è quello di accompagnare le persone nel loro percorso, personale o professionale, allo scopo di fornire sostegno nei momenti di crisi.
Una guida all’acquisizione di strumenti utili al potenziamento delle performance, sia artistiche sia esistenziali.
In mezzo a questo caos il Coaching può rivelarsi uno strumento prezioso per riconoscere e riordinare opportunamente i nostri valori.
Per vivere con atteggiamento propositivo questa atmosfera atipica e trasformare in performance di successo le nostre azioni.
Proviamo assieme a ricavare da questa vicenda che ci accomuna altre forme di libertà.
Creiamoci delle occasioni per sentirci comunque liberi, pur se in modo diverso.
Liberi di poter progettare un piano d’azione da attuare nel momento in cui tutta questa situazione volgerà al termine.
Liberi di reinventarsi, liberi di far diventare priorità qualcosa che prima non era ritenuta tale, liberi di sfidare l’immobilità fisica con l’azione del pensiero.
Cerchiamo assieme una chiave di lettura originale per definire una realtà imprevista e usiamo al meglio questo tempo sospeso.
Diamo libero sfogo alla nostra creatività e alla nostra immaginazione.
Dai Momenti Difficili Possono Nascere Grandi Cose.
Con queste riflessioni, vorrei incitarvi a credere in voi stessi e nelle vostre capacità di trovare ragioni e speranze.
Provate a ripensare alla realtà di domani, a partire dalle azioni che riuscirete ad intraprendere già da ora.
I pensieri di oggi saranno le fondamenta su cui poggerà il mondo a venire.
Non c’è motivo per non riconoscersi liberi di immaginare, pianificare, scegliere anche quando siamo in difficoltà perché dai momenti difficili possono nascere grandi cose!
Allora diamoci la possibilità di iniziare ad essere liberi di essere ciò che vogliamo davvero.
Sentiamoci liberi di regalarci qualcosa di buono, e impariamo a prenderci cura di quello che di buono già c’è.
Autore: Lucrezia Pivato
1 Commento. Nuovo commento
Condivido a pieno quello che ha scritto Lucrezia.
Credo che il sistema in cui viviamo ci stia facendo accantonare ciò che di più prezioso ci ha dato la natura… i sentimenti, i valori, tutte le cose che non puoi materialmente acquistare ma che sono proprio quelle che rimangono per sempre nel nostro cuore e che ci danno le soddisfazioni più grandi!! Brava Lucrezia!!!!