Durante questi mesi di vita sospesa a causa della pandemia Covid-19 ciò che tutti si sono chiesti è stato: “cosa cambierà con questa crisi?”.
Cerchiamo di tracciare qualche linea generale che ci permetta di capire come potrebbero cambiare abitudini e comportamenti nel prossimo futuro.
Il Concetto Di Crisi
Partiamo dal concetto di crisi in quanto connaturato alla società in cui viviamo, organizzata su un sistema di tipo capitalistico.
Questo sistema trae linfa vitale esattamente dai periodi di crisi, perché non ci può essere crescita economica senza che prima vi sia stata recessione.
Un miglioramento reale e profondo è solitamente preceduto da un periodo di crisi e/o di rivalutazione di sé stessi e del proprio funzionamento.
La stessa teoria dell’evoluzione ci dice questo: sopravvive non il più forte ma chi sa adattarsi al cambiamento, modificando comportamenti e abitudini.
Sopravvivere significa sapersi adattare e ri-adattare alle continue trasformazioni dell’ambiente naturale e sociale.
Nei momenti di crisi, sapersi trasformare è fondamentale.
Tre Esempi Paradigmatici di Crisi
Quando si pensa alla parola crisi, che cosa ci viene alla mente?
Sono due gli esempi paradigmatici della crisi per l’uomo contemporaneo, e sono di tipo economico e finanziario.
La Grande Crisi (iniziata nel 1929) che colpì in particolare gli Stati Uniti e la borsa di Wall Street, fu causata da un sovraccarico del sistema produttivo che comportò l’aumento disastroso di debiti e inflazione.
La Grande Recessione (2008), per cui la bancarotta della banca d’affari statunitense Lehman Brothers e il collasso della più grande compagnia di assicurazioni del mondo, la AIG, gettarono l’intero pianeta in un’enorme e terribile crisi economico-finanziaria.
Ad oggi è destinato ad aggiungersi un terzo esempio paradigmatico, legato questa volta al settore sanitario, che avrà enormi ricadute anche su quello economico-finanziario.
Stiamo parlando dell’attuale crisi legata al Covid-19 per cui gran parte del mondo si è ritrovata improvvisamente a fronteggiare un evento imprevedibile.
La rapida diffusione del contagio ha risvegliato sentimenti di paura e angoscia nel cuore di moltissime persone e messo a dura prova la ricerca scientifica.
Infatti ad oggi non abbiamo a disposizione delle vere armi per combattere questo virus, solo la speranza che queste armi vengano trovate al più presto.
I Cambiamenti Auspicati
Alla luce di tutto ciò, pensiamo che questa crisi sia un’occasione per ripensare a cosa queste perturbazioni creino nello spazio-tempo in cui siamo inseriti.
Cosa cambierà con questa crisi nella vita individuale e sociale di ciascuno di noi?
Crisi e Quotidianità
Le crisi smuovono le fondamenta su cui abbiamo costruito, prima del loro arrivo, la nostra quotidianità.
Un dissesto economico-finanziario toglie la liquidità monetaria necessaria a mantenere il normale stile di vita o, peggio, i mezzi di sostentamento per la sopravvivenza.
Un’emergenza di tipo sanitario, come quella che stiamo vivendo, toglie tutte quelle sicurezze che, più o meno consapevolmente, si danno per consolidate.
Siano esse relative alla salute fisica, siano esse riconducibili alla condizione di equilibrio del proprio vivere, in tutte le sue modalità.
Pratiche e Spazi Sociali
Una crisi profonda può quindi modificare la società, a partire dalle sue pratiche sociali fondamentali.
Proviamo a fare qui un esempio molto concreto.
Al termine del lockdown[1] il rituale di migliaia di persone di fare colazione al bar prima di andare al lavoro cambierà radicalmente, perché diversi saranno i modi di rapportarsi agli altri individui e di occupare lo spazio pubblico, in tutte le sue declinazioni.
Attività sociali come andare al cinema, passeggiare per strada, fare shopping, uscire con gli amici per una cena o per una serata di divertimento cambieranno profondamente.
Anche tutte le modalità di spostamento quali servirsi di un mezzo pubblico per muoversi in città, prendere un treno o un aereo per viaggiare subiranno una trasformazione importante.
Gran parte di ciò che vivremo nell’ambiente sociale non potrà che cambiare sensibilmente.
Sapersi Re-Inventare
Dovremo saperci re-inventare in uno spazio fisico e sociale che ci apparirà, allo stesso tempo e in modo paradossale, inalterato nel suo aspetto e radicalmente differente nella sua fruibilità.
E insieme gli stessi spazi sociali saranno oggetto di ripensamento o trasformazione, in quanto profondamente modificati nella percezione di chi li occupa ogni giorno.
Sarà vincente in questo caso essere innovativi.
Produrre idee e soluzioni che permettano alle persone di sentirsi a proprio agio in questi luoghi, in opposizione al senso di insicurezza sedimentato in ciascuno di noi.
Senso di Responsabilità
Le persone, in questa prospettiva, sono chiamate ad essere responsabili e rispettose delle nuove direttive di cautela che invitano ad adottare abitudini igienico-sanitarie, oltre che a mantenere opportune distanze di sicurezza.
E soprattutto, sono chiamate a riscoprire quel sentimento di umanità e di comunanza che l’individualismo ormai imperante nella nostra società ha fatto dimenticare a molti.
Sarà uno sforzo collettivo che permetterà alla vita sociale di ripartire con nuove attenzioni verso gli altri e con nuovi modi di stare insieme.
Senza pensare che tutto possa ritornare come prima, perché, evidentemente, non sarà così.
Esattamente questo significa essere responsabili: prendere atto e accettare attivamente il cambiamento; ri-organizzare il proprio universo di abitudini, gesti, comportamenti e valori.
Il Tempo della Creatività: il Καιρός
Cambierà lo spazio, abbiamo detto, e insieme a lui cambierà anche il tempo.
Durante la quarantena abbiamo infatti sperimentato un tempo nuovo, denso, lento, inquietante.
Ci siamo ritrovati chiusi nelle nostre case, privati della ritualità scandita dal “vecchio” vivere quotidiano fatto di un tempo ritmico, a volte sterile, che ci rendeva succubi della ripetizione.
In questo modo abbiamo realizzato che siamo stati schiavi di un tempo cronologico, che azzerava la creatività e l’agire consapevole.
Nell’isolamento abbiamo sperimentato invece il tempo cairologico[2]: la possibile apertura ad un vero percorso di cambiamento.
Nuove Opportunità
Cosa cambierà questa crisi? Proviamo a formulare qualche ipotesi.
In modo sorprendente, questo periodo ci ha messo nelle condizioni di poter fare qualcosa di vero e di effettivo.
In questa situazione scomoda e opprimente, possiamo riscoprire il tempo, quello vero. Quello che scorre lento e pesante, denso come un fiume di lava, seme fecondo di opportunità e di libertà.
In questi mesi infatti, impegni e vincoli permettendo, ognuno è libero di scegliere come impiegare il proprio tempo in modo libero e consapevole.
Le straordinarie limitazioni a livello di spostamenti e mobilità ci hanno fatto prendere coscienza del fatto che il tempo “risparmiato” è spendibile in due direzioni: verso lo spreco o verso la messa a frutto.
Quest’ultima non va intesa solamente in termini di produttività e di efficienza prestazionale.
Si tratta innanzitutto di dedicarsi a sé stessi, ai propri interessi e alle proprie passioni, a tutte quelle attività che abbiamo spesso messo da parte.
Di impegnarsi per la propria fioritura personale e per la creazione delle basi della propria felicità.
Di prendersi cura della mente e del corpo, di dialogare attivamente con sé stessi attraverso tutte quelle buone pratiche, quali ad esempio la meditazione o l’esercizio fisico, che ci rendono migliori e più consapevoli.
Significa prepararsi attivamente ad affrontare con creatività e coraggio ciò che ci attende, introdurre nuove abitudini per il nostro benessere e per il nostro funzionamento ottimale, capire il valore del nostro esistere nel tempo.
Autore: Mattia Spighi
[1] Insieme di provvedimenti governativi volti al contenimento del virus.
[2] Per approfondire l’etimologia e il significato del termine cairologico si veda https://unaparolaalgiorno.it/significato/cairologico. Per una breve storia della sua origine si veda invece https://www.arbiter.it/articolo/kronos-e-kairos-mitica-dualita/