Con questo articolo si vuole fare chiarezza attorno al fenomeno della Finanza Comportamentale e indagare il suo macrocosmo
Il crollo dei mercati finanziari di questo ultimo periodo sta producendo, come molte altre volte nel passato, quello che in gergo finanziario viene definito panic selling.
Questo atteggiamento porta gli investitori privati, emotivamente scossi dalla diffusione di notizie imprecise e contraddittorie e dai repentini ribassi del mercato, a vendere a qualsiasi prezzo.
Paura e Mania di Controllo sono Figli della Disinformazione?
Da questo atteggiamento discendono azioni che causano gravi perdite di denaro, è quindi fondamentale, per evitare che ciò accada, prendersi una pausa di riflessione.
La gestione dell’emotività aiuta ad intraprendere azioni ponderate.
Lasciamo che siano gli esperti del settore a suggerirci le scelte migliori, poiché paura e mania di controllo sono figli della disinformazione.
Il fatto di muoversi nel mercato senza averne contezza, contagiati da reazioni collettive, è appunto l’oggetto di studio della Finanza Comportamentale.
Ciò che viene definito anche herding behaviour, ossia l’attitudine delle persone ad aggregarsi inconsapevolmente a flussi ondivaghi e generalizzati.
Le stesse bolle speculative sono generate proprio da simili movimenti privi di fondamento ed imitativi.
A differenza di tutte le pregresse crisi finanziarie però, quella odierna non è dipesa da fattori endogeni.
Non vi sono infatti benchmark di riferimento verso cui tendere.
L’Emergenza Covid-19
Inoltre, l’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 ci fa temere per la nostra vita e per la nostra libertà di movimento e d’azione.
Ci si chiede smarriti se ed eventualmente quando potranno venir meno le straordinarie restrizioni cui siamo stati sottoposti.
Come sarà possibile, allora, recuperare una situazione di normalità? Mai come in questo momento abbiamo brancolato nel buio.
Affronta le tue paure con i nostri esperti, ne abbiamo parlato in questo articolo http://kairsocoach.it/oltre-i-problemi/
Andamento delle Crisi Finanziarie
Cerchiamo di chiarire il fenomeno analizzando l’andamento delle crisi finanziarie.
L’ultima crisi finanziaria globale occorsa tra il 2007 e il 2009, la famigerata crisi dei mutui subprime[1], ha prodotto un effetto contagio, soprattutto in seguito al fallimento della banca Lehman Brothers.
In questo caso un crollo di fiducia circoscritto si è diffuso provocando un deficit di liquidità globale.
Questa situazione è stata il motore della crisi del Debito Sovrano (2010-2011).
Per recuperare le perdite seguite allo scoppio della bolla immobiliare dei mutui subprime, infatti, le misure espansive di politica monetaria messe in atto dalla BCE[2], allo scopo di finanziare le molte banche commerciali in difficoltà, hanno acutizzato la già precaria crescita economica dei Paesi più deboli.
Questi ultimi hanno subito una gravissima contrazione del Pil e di conseguenza una esposizione ad elevato pericolo di recessione.
Ma i suddetti Paesi, come dimostra anche uno studio della Consob del 2012[3], sono stati penalizzati più da una sorta di effetto virale che dall’andamento dei fondamentali economici e fiscali[4].
Instabilità Politica e Credibilità
l’instabilità politica di Italia, Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna ha indebolito la loro credibilità su scala internazionale.
Il conseguente aumento del rischio sovrano (l’incapacità dello Stato di pagare gli interessi sul debito) ha compromesso la sostenibilità del loro debito pubblico.
Anche questa comunque, per quanto drammatica, è una crisi che appartiene ormai al passato.
Storicamente, infatti, in chiusura di tutti i peggiori dissesti finanziari si è sempre manifestata una ripresa.
Così è stato a partire dalla prima bolla finanziaria della storia, la Crisi dei tulipani del 1637, passando per la Grande Depressione del 1929, fino alle crisi contemporanee di cui sopra.
Cosa fare dunque in queste circostanze?
Affidiamoci a Professionisti Esperti
Avere il controllo della situazione è uno dei massimi desideri di ognuno ma mai come in questi casi è necessario mettere da parte siffatte velleità.
Allora affidiamoci a professionisti esperti che ci aiutino a fare chiarezza e ci guidino fuori dal guado, con il minor danno possibile.
Il consiglio è quello di muoversi con estrema cautela, nei momenti di grande euforia, ed esercitare la virtù della pazienza, in quelli dominati dal panico.
In un orizzonte temporale di medio-lungo periodo, l’investitore di successo è quello che sa tenere i nervi saldi.
Importantissima poi, per fare fronte a queste particolari circostanze, è la progettualità.
Creare nel tempo
Mese dopo mese, è bene creare nel tempo un accumulo di capitale per la serenità futura.
Questa modalità può permettere di operare con maggiore discrezionalità e un minimo di azzardo.
Ci consente di scegliere anche tra gli strumenti finanziari più aggressivi in quanto, sfruttando la volatilità dei mercati, si ha la possibilità di compensare nel tempo eventuali perdite.
- Vuoi pianificare un fondo/studi per i tuoi figli?
- Desideri cambiare l’auto?
- Hai la necessità di ristrutturare casa?
Per progetti di medio periodo è essenziale conoscere la personale attitudine al rischio e le possibilità offerte dal mercato quali ad esempio:
- titoli obbligazionari;
- gestioni separate[5].
Lo strumento Finanziario più Idoneo
Infine, è inoltre consigliabile la diversificazione della composizione di ogni portafoglio.
Diversificare non significa necessariamente distribuire il proprio capitale tra più enti di gestione.
Ma, in base al progetto che si vuole realizzare nel tempo, scegliere con attenzione lo strumento finanziario più idoneo.
Non c’è una ricetta preconfezionata e valida indistintamente.
La scelta discende da una ricerca continua fatta su base individuale, che analizza ed isola la proposta migliore per le esigenze di ognuno.
Il servizio di consulenza può essere la mano tesa che stai cercando
Affidarsi ad un servizio di consulenza significa trovare una guida che sa come muoversi attraverso la giungla dei mercati finanziari.
L’esperto di Budgeting Finanziario si propone di:
- instaurare un rapporto di fidelizzazione basato sulla stima tra persone e sulla reciproca soddisfazione;
- di raccogliere scrupolosamente informazioni per conoscere chi gli sta di fronte;
- elaborare il migliore progetto possibile per il proprio cliente;
- proporre una strategia sempre personalizzata e sostenibile.
Autore: Silvia Garbari
[1] La crisi finanziaria dei mutui subprime ha avuto inizio negli Stati Uniti nel 2006.
I presupposti della crisi risalgono al 2003, quando si iniziò ad aumentare in modo significativo l’erogazione di mutui ad alto rischio.
Ossia a favore di quei clienti che in condizioni normali non avrebbero ottenuto credito poiché non sarebbero stati in grado di fornire sufficienti garanzie. I fattori che hanno stimolato la crescita dei mutui subprime sono riconducibili, tra l’altro, alle dinamiche del mercato immobiliare statunitense e allo sviluppo delle cartolarizzazioni. http://www.consob.it/web/investor-education/le-crisi-finanziarie#dotcom
[2]La Banca Centrale Europea, oltre a stampare e emettere moneta corrente, ha la funzione di controllo e finanziamento delle banche commerciali dell’UE con l’obiettivo di mantenere l’equilibrio dei mercati e la stabilità dei prezzi.
[3] http://www.consob.it/documents/46180/46181/rel2012.pdf/22b03b1f-ba47-4e17-97d3-8b59e457d92d
[4]I fondamentali sono un insieme di variabili che determinano e influenzano i fattori socio-economici di un sistema (qualità della vita, produzione e distribuzione, inflazione, tasso di sconto, ecc.)
[5] Plus 24, Il sole 24 ore, 14/03/2020 articolo di Federica Pezzatti,” I risultati delle polizze munite di antivirus. Nel 2019 le principali gestioni separate hanno registrato rendimenti lordi tra il 2% e il 3%.
Quando arrivano i crolli dell’azionario le polizze vita tradizionali si riconfermano nel ruolo di ottimo antidoto alla volatilità, come è già accaduto nella crisi del 2008.
E proprio in questi giorni le compagnie stanno comunicando sui loro siti i risultati 2019 delle cosiddette gestioni separate: grandi salvadanai dove vengono investiti i premi degli assicurati che di anno in anno si rivalutano proprio in base a questi rendimenti.
Guardando alle 15 tra le più importanti gestioni assicurative in termini di patrimonio, lo scorso anno il rendimento medio lordo ottenuto da questo panel è sceso leggermente a 2,98% da 3,05% del 2018.
Prosegue dunque la discesa che da anni si registra e che è dovuta al crollo dei rendimenti delle obbligazioni che sono ancora alla base degli investimenti di questi strumenti, ancora molto esposti ai titoli di Stato italiani.
Tuttavia, tenuto conto della protezione che queste polizze garantiscono e dei tassi ai minimi che caratterizzano le altre soluzioni prive di rischio, c’è chi considera le polizze rivalutabili ancora interessanti.